I coralli: i nuovi possibili sequestratori di CO2

I coralli: i nuovi possibili sequestratori di CO2   Come si formano i coralli? La formazione dei coralli…

I coralli: i nuovi possibili sequestratori di CO2

 

Come si formano i coralli?

La formazione dei coralli avviene per mezzo di due reazioni chimiche, quali la fotosintesi e la calcificazione; la prima sequestra CO2, mentre la seconda emette CO2. Il risultato rilevato dalle misurazioni tra fotosintesi e calcificazione è che i coralli rilasciano più anidride carbonica di quanta ne sequestrino.

La svolta: da emettitori di CO2 a sequestratori

Uno studio pubblicato su Frontiers in Marine Sciences ha messo in discussione questa storica convinzione, secondo la quale i coralli sono solo possibili emettitori di anidride carbonica.

Frontiers | Coral Reef Coupling to the Atmospheric Boundary Layer Through Exchanges of Heat, Moisture, and Momentum: Case Studies From Tropical and Desert Fringing Coral Reefs (frontiersin.org)

Questo studio ha, infatti, dimostrato come per esempio i coralli del golfo di Aqaba, situato a nord del Mar Rosso, siano capaci di catturare più anidride carbonica di quanta ne emettano.

Com’è possibile?

È la sabbia del deserto che circonda il golfo di Aqaba a dare la possibilità ai coralli di sequestrare più CO2 di quanta ne emettono. La sabbia del deserto, infatti, con il vento viene spostata e spesso si va a depositare sui coralli.  Per mezzo delle sostanze nutritive presenti nella sabbia viene rafforzato il processo di fotosintesi dei coralli permettendo loro di catturare una maggiore quantità di CO2, due volte in più di quelli presenti nelle aree confinanti.

C’è di più…

Per il ricercatore Hamish McGowan, a capo dello studio, un altro fattore che potrebbe influenzare la capacità di questi coralli di assorbire maggiore anidride carbonica degli altri, e di evitare lo sbiancamento, oltre alla sabbia, è quello climatico.

In che modo il clima influisce?

Nello specifico, è la presenza dell’aria arida che tira nel deserto circostante che riesce a far evaporare tre metri di mare ogni anno, il quale alimentato dalle acque degli stretti di Tiran mantiene una temperatura dell’acqua più bassa, sia in superficie che in generale, che in altre aree del mondo.

Inoltre…

La ricerca non si ferma qui: il nuovo proposito è quello, infatti, di approfondire questo studio in altre zone cominciando ad esempio dai coralli della costa di Ningaloo, nell’Australia occidentale. Il prossimo obiettivo è, dunque, comprendere in che modo la sabbia abbia un ruolo centrale nel trasferimento di CO2 tra aria e mare.

I coralli del Mar Rosso possono sequestrare CO2 – Focus.it

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